Con il termine microcircolo si fa riferimento alla più importante parte funzionale della circolazione del sangue, che si caratterizza per la ramificazione di piccoli vasi sanguigni. In quest’area, la microcircolazione svolge un ruolo importante, ovvero si occupa del trasporto nel flusso ematico di ormoni, ossigeno, sostanze nutritive e componenti del sistema immunitario.

Il nostro organismo è organizzato per evitare che il sangue ristagni per effetto della gravità nelle estremità del corpo come gambe, caviglie e piedi. Qui infatti, esistono molteplici meccanismi che “accompagnano” il ritorno venoso del sangue al cuore. In primo luogo le vene sono dotate di valvole “a nido di rondine”, le quali accompagnano il sangue verso l’alto consentendo il suo passaggio in una sola direzione, favorendo la corretta circolazione. In secondo luogo, le pareti esterne delle vene sono dotate di tessuto muscolare, il quale insieme alle sollecitazioni create dai muscoli delle gambe durante il movimento, accompagna il flusso verso l’alto contro gravità.

Quando la circolazione risulta non ottimale o in parte impedita, il flusso sanguigno non è in grado di raggiungere in maniera corretta tutte le cellule e i tessuti che si trovano nelle periferie dell’organismo e fare ritorno a cuore.

Quando questi meccanismi smettono di funzionare correttamente, spesso a causa di patologie infiammatorie o ereditarie che causano il deterioramento delle pareti venose, si generano disturbi come gambe pesanti, vene varicose e nei casi più seri
Insufficenza venosa cronica (IVC). 4 donne su 10 lamentano problemi di circolazione venosa, ma questo disturbo affligge anche tanti uomini.

Le cause

  • Scompensi ormonali

  • Gravidanza

  • Sovrappeso

  • Calzature scomode o troppo strette

  • Lunghi periodi in ortostatismo

La soluzione

Per far fronte ai disturbi del microcircolo, è essenziale intervenire sui molteplici fattori ai quali essi sono legati. Dal momento che la causa primaria del mal funzionamento dei vasi sanguigni è la degradazione delle strutture che li compongono come il collagene, l’integrazione di sostanze capaci di inibire questi processi degradativi (come la diosmina e la troxerutina) è una valida strategia. Inoltre, dal momento che nella maggioranza dei casi i disturbi del microcircolo causano edema (gonfiore) degli arti inferiori, l’utilizzo di sostanze che favoriscano il riassorbimento dei liquidi accumulati (come l’escina) favorisce fortemente all’eliminazione dei sintomi. Infine, una buona terapia topica, ovvero gel e creme da applicare localmente, contribuisce significativamente ad eliminare i fastidi locali quali bruciore e sensazione di caldo alle gambe.

Bibliografia

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